Turismo sostenibile: una realtà possibile, un modo più consapevole e responsabile di viaggiare, un gesto di rispetto verso ciò che ci circonda.

rispettare l'ambiente

Turismo sostenibile: cosa si intende con questa espressione

Cos’è il turismo sostenibile? E’ un “percorso” strutturato che si può sintetizzare così: un modo più consapevole e responsabile di viaggiare. Il turismo è uno dei settori che più sono stati messi a dura prova dalla pandemia. Inutile dire che la crisi è evidente in tutto il comparto.

Ora, più che mai, dovremmo avere la certezza che la sua ripresa è imprescindibile, oltre che da un autentico sostegno da parte delle autorità, da una nuova e più responsabile attenzione all’ambiente. Ma come può esserci questa attenzione in modo concreto?

Inutile usare giri di parole e slogan strampalati. Meglio parlarne con molta semplicità cercando di includere solo aspetti fattibili e percorribili da ciascuno di noi, oltre che, naturalmente, dalle istituzioni.

Turismo sostenibile: con un filo di gas e in punta di piedi

Con un filo di gas e in punta di piedi, forse è l’espressione che meglio di tutte esprime il significato di turismo sostenibile. Questo tipo di turismo consiste in quel modo di esplorare ogni luogo come se andassimo in casa di qualcuno. Quando siamo ospiti di un amico o di un conoscente, non ci sogneremmo di urlare o di sbattere i piedi per terra.

Ancora, nessuno di noi getterebbe rifiuti per terra o si sognerebbe di rompere o rubare qualcosa nella casa in cui siamo entrati. Siamo ospiti e, come tali, dobbiamo comportarci.

Lo stesso dovrebbe accadere quando visitiamo un luogo. Che sia una città, un bosco, una spiaggia, un borgo; sia che visitiamo un villaggio e i suoi abitanti nella lontana Africa, o che nuotiamo nel mare della riviera romagnola, il rispetto non deve venire mai meno.

rispetto della naturaRispetto in che senso? Rispetto dei luoghi, delle persone, delle economie, della cultura, di ogni singola identità, ricordando sempre che siamo ospiti di qualcun altro e che quei luoghi che vistiamo sono casa sua.

Turismo sostenibile, una questione di rispetto

Ma, concretamente, come si fa ad essere veramente rispettosi? Be’ questo dovremmo impararlo fin da piccoli e nella nostra stessa famiglia. Poi dovremmo consolidarlo a scuola e nel lavoro, comprendendo cosa significa l’attenzione nei confronti degli altri, degli ambienti, degli strumenti, dei materiali

Essere turisti sostenibili non è molto diverso da essere delle persone rispettose dell’ambiente che frequentiamo solitamente. Nessuno ti sta dicendo che bisogna essere perfetti in ogni momento, nell’uno come nell’altro caso. E’ sufficiente, anzi è già molto, impegnarsi per ridurre al massimo la propria invadenza, cioè il proprio impatto su ciò che ci circonda. Se capissimo questo, quanto andrebbe meglio anche la vita in famiglia o con il nostro partner… 🙂

Ma cerchiamo di essere concreti e concentriamoci sull’aspetto prettamente turistico. In questo caso, solo per fare alcuni esempi, sarebbe un’ottima prassi supportare le strutture locali e gli operatori del posto.

Ecco perché fermare i camper, o per il rischio di contagio o per i vari blocchi Euro 3,4 della circolazione, è altamente pericoloso per tutte le economie. Le conseguenze potrebbero portare a spezzare quell’indotto che ruota intorno al turismo, anche quello en plein air.

Il turismo en plein air, un turismo sostenibile

Ormai è chiaro che il turismo en plein air, incluso quello a bordo del camper, può divenire un turismo sempre più sostenibile. I camperisti si fermano nelle aree di sosta e si accollano i costi che questo comporta. Oppure dimorano nei campeggi dove, magari si trovano market, bar e ristoranti. Tutto questo contribuisce a sostenere un sistema economico.

Ancora, il camperista è un turista che visita luoghi dove ci sono musei (fossero aperti), negozi, ristoranti, bar. Inoltre, è prassi comune a molti camperisti quella di rivolgersi agli operatori turistici del luogo per trarre da loro informazioni o assumerli come guide. Insomma sostengono ampiamente e in modo diversificato l’economia dei luoghi che visitano.

contribuire all'indotto

Un turismo sostenibile dovrebbe, poi, porre al centro il benessere delle persone e degli animali del posto partecipando ad attività che investono proprio su questo. Dovrebbe scegliere di rispettare l’ambiente evitando di strappare le piante, raccogliere fiori protetti, rubare resti archeologici, toccare le stelle marine o raccogliere la sabbia nelle bottigliette. Possibilmente dovrebbe condividere il cibo locale e non disperdere rifiuti in genere, plastica in particolare. Tutto questo significa turismo sostenibile.

Sì, viaggiare…ma con un’attenzione in più

Si tratta di viaggiare come abbiamo sempre fatto ma con un’attenzione in più verso le persone, gli animali, l’ambiente, l’economia e la cultura locale.

Il Covid ha determinato una serie di situazioni drammatiche. Tuttavia se vogliamo cogliere l’occasione per essere migliori, ripartiamo in modo più sostenibile, più attenti all’ambiente e alle comunità locali con una consapevolezza in più sulle conseguenze che ogni nostra azione genera.

Possiamo innescare un cambiamento positivo, partendo proprio dalle nostre azioni. Questo atteggiamento si tradurrà in una domanda che genererà un’offerta più articolata di quanto non sia ora.

Campersereno è con te per un futuro più sostenibile!😉