Durante i mesi trascorsi in lock-down abbiamo imparato tutti a lavorare in smart-working. E allora, adesso che si può, perché non approfittare di questa opportunità anche comodamente alloggiati nel nostro camper. Magari in giro per il mondo, ove consentito.
Lavorare in smart-working: perché
I mesi che abbiamo trascorso sono stati senza dubbio unici. Come abbiamo scritto in un precedente articolo, nel bene e nel male, ogni crisi ha dei lati nascosti che verranno chiariti solo dopo qualche tempo. Gli eventi hanno bisogno di sedimentarsi per essere poi compresi ed analizzati con oggettività e senza subire l’influenza di componenti emotive che tenderebbero a confondere l’analisi.
Tutti gli accadimenti, che ci piaccia o no, devono essere considerati come occasioni: non è un caso che crysis, in greco, significhi appunto, crescita. Come si diceva, “da una grande crisi possono nascere grandi opportunità”.
Se possiamo aver ricevuto degli insegnamenti dalla complicata esperienza del lock-down, uno di questi è sicuramente che non si potrà più fare a meno della modalità operativa in smart–working. Nei mesi scorsi ci ha permesso di essere vicini ai nostri clienti e alle nostre aziende, rimanendo, nostro malgrado, a casa.
In questo articolo abbiamo pensato, come annunciato, di indicarvi come lavorare in smart-working a bordo del nostro camper. Parleremo di come trasformarlo in una vera e propria stazione mobile.😀
Lavorare in smart-working: perché sul camper?
Noi di Campersereno, nei mesi in cui è stato indicato il distanziamento, abbiamo utilizzando lo smart-working proprio per mantenerci sempre in contatto con i nostri clienti. E questa modalità è stata fondamentale per continuare a esserti vicini.
Ora che un po’ tutti hanno preso confidenza con questa modalità di lavoro inaugurata nelle nostre abitazioni, ci siamo chiesti come sia possibile farlo anche dal nostro camper.
Potremmo infatti decidere di andare via qualche giorno, anche un week-end lungo. O perché no, anche in vista delle prossime vacanze estive.
Siamo liberi professionisti e vogliamo continuare ad occuparci dei nostri clienti? Siamo impiegati premurosi che preferiscono rifinire al meglio il proprio lavoro? Oppure siamo imprenditori e non possiamo perdere di vista la nostra azienda? Siamo insegnanti e desideriamo metterci avanti con le programmazioni didattiche? Di qualsiasi attività ci occupiamo, mai come ora, potrebbe essere fondamentale “esserci”…sempre; comunque, recuperare tempo perduto o clienti che necessitano della nostra attenzione.
Smart-working in camper, una dimensione di benessere
Lavorare in piena libertà dal nostro camper ci aiuterà a farci sentire più liberi. Alcuni studi hanno infatti dimostrato che questa modalità, se gestita in armonia con le proprie esigenze organizzative, contribuisce a migliorare la qualità del lavoro e le prestazioni stesse; oltre ad avere un impatto sicuramente positivo sul nostro stato psico-fisico e, quindi, sull’umore.
Cambiare i ritmi di lavoro tradizionali, lavorare dove e come vogliamo, contribuisce ed asseconda il nostro bisogno di libertà. In particolare lavorare dalla propria stazione mobile, un camper o un van, ci dà la sensazione di vivere senza vincoli di tempo e di spazio. Senza parlare di quanto ne verrà arricchita e stimolata la nostra creatività: vedere posti nuovi, conoscere persone diverse in ambienti insoliti per noi, favorirà moltissimo la nostra ispirazione.
Insomma, mettersi a scrivere sul proprio van, dopo aver passeggiato lungo i vicoli di una città; dopo una bella nuotata in un mare azzurro, o un’escursione sulla cima di una montagna, farà la differenza rispetto al solito ufficio…
Se analizziamo poi i dati raccolti dall’Osservatorio Politecnico di Milano, forniti da questionari e casi pilota, possiamo notare un incremento di produttività per un lavoratore in smart-working “maturo”, cioè ben organizzato e consolidato nel tempo, che si attesta intorno al 15%.
D’altra parte Charles Darwin non sosteneva che “non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere ma quella che si adatta meglio al cambiamento”? Il futuro ci chiama!
Lavorare in smart-working e sentirsi in vacanza
Alcuni di noi quest’anno, molto probabilmente, dovranno ridurre gli agognati giorni di vacanza e di riposo. I motivi possono essere svariati e non è questa la sede per parlarne.
Ma perché non prendere in considerazione l’idea di andarcene con il nostro camper, anche solo per qualche giorno, sia che siamo camperisti provetti, sia che siamo alla nostra prima esperienza? In fondo ci basta veramente poco: potremo scegliere luoghi poco affollati dove stare sicuri e riprenderci un po’ del tempo perduto.
Ma come potremmo lavorare anche da lì, senza perdere i contatti preziosi in questo momento, con il nostro ambiente di lavoro? Cosa ci serve per lavorare da remoto, sia che siamo sul nostro camper in cima ad una montagna o lungo il mare, sia che ci troviamo nel caffè di una bella capitale europea?
Quali risorse per chi può lavorare dal camper
Del concetto di smart-working ne abbiamo già parlato. Vediamo di declinare sull'”ambiente” camper queste informazioni. Molti aspetti non cambiano, come la necessità di una connessione. Quella del cellulare andrà molto bene per la maggior parte delle attività quotidiane: rispondere alle mail, preparare documenti, fare video chiamate. Per essere ancora più comodi è necessario avere un computer portatile o un tablet. Così saremo sempre più smart!
In alternativa alla connessione del cellulare si può utilizzare un router 4g e sottoscrivere un abbonamento o una più comoda sottoscrizione ricaricabile con i tradizionali operatori, quali Tim, Vodafone, Wind; oppure con altri virtuali, come Iliad o ho-mobile, solo per citarne alcuni. Sui rispettivi siti troverete tutte le migliori offerte che potrete confrontare e scegliere in base alle prestazioni desiderate. Non dimentichiamo, poi, un paio di Power bank, per ricaricare sempre i nostri device.
Ancora, dobbiamo senz’altro contare su un buon comparto elettrico per essere sempre “carichi”. Cavi a volontà, anzi vi consigliamo di aggiungere una piccola ciabatta con 4 o 5 prese. Sì perché i cavi per la ricarica non sono mai abbastanza…cercate di averne sempre a sufficienza per caricare tutti i vostri device: cellulare, tablet, computer…
E ricordiamoci che se abbiamo bisogno di lavorare e siamo fuori dal camper, in giro da qualche parte, potremmo sempre usufruire delle wi-fi all’interno dei locali e nelle città sempre più smart.
Lavorare in smart-working, di quali supporti disponiamo
Potremmo avere necessità di accedere al nostro computer in ufficio. Questa operazione potrebbe risultare complessa da remoto. Per questo consigliamo di avere una copia dei documenti importanti, sia personali che aziendali, anche nel Cloud.
Per migliorare questo aspetto, è fondamentale che le aziende si attrezzino per rendere il lavoro sempre più agile.
A tale proposito, vi ricordiamo che Agid e il Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, durante il coronavirus hanno lanciato l’iniziativa Solidarietà digitale, una collaborazione tra pubblico e privato, che ha aperto un sodalizio proficuo in termini di lavoro agile.
Nel link fornito troverete molte risorse messe a disposizione da enti pubblici e privati per affrontare al meglio la possibilità di lavorare da remoto.
Proteggere i nostri dati: una certezza
E’ fondamentale fare molta attenzione all’aspetto della sicurezza. I nostri dati meritano tutta la nostra attenzione. Per proteggerli al meglio premuriamoci di inserire password efficaci e forti. Valgono, come sempre, i consigli degli esperti: non utilizziamo mai la stessa password per tutti i servizi. In questo modo, se qualcuno tenterà di violare con successo uno dei nostri servizi, non avrà accesso a tutti gli altri.
Potremo poi sempre contare su diversi software per registrare tutte le password e gli username, così da non doverceli ricordare o, peggio ancora, scrivere.
Preferiamo l’autenticazione a due fattori che permette l’invio di un codice in più attraverso il nostro smartphone. Scegliamo device potenti e i prodotti più moderni come face id e riconoscimento biometrico.
Cinque consigli più uno per uno smart-worker felice!
Per essere sempre adeguati e non farci cogliere di sorpresa, ricordiamo di portare sempre con noi una bella camicia. Sia per i signori che per le signore, una camicia è sempre la scelta più adeguata. Durante una video-conference non importa cosa indosseremo nella parte inferiore…nessuno lo saprà mai! 😊
A questo proposito vale la pena ricordare 5 punti più uno da considerare come linee guida fondamentali per lavorare in “libera”… come si dice, e per evitare quegli inconvenienti che possono intervenire se lo smart- working non viene ben organizzato…ma questo vale per tutte le modalità lavorative…
- Prima di tutto, alla mattina, vestiti di tutto punto. Che siamo in casa o in camper, non fa differenza. Togliamoci il pigiama, e vestiamoci con cura, come se dovessimo uscire
- Programmiamo e rispettiamo l’orario di lavoro che decidiamo di seguire. L’inizio e la fine, e cerchiamo di essere rigorosi nel rispettarlo.
- Prendiamoci delle pause spostandoci dalla postazione. Se siamo sul nostro camper ci riuscirà facile: apriamo il portellone, facciamo due passi fuori e ammiriamo il paesaggio.
- Organizziamo il nostro spazio, la nostra postazione, perché sia comoda, sicura e discreta.
- Cerchiamo di proteggerci dalle distrazioni uditive e visive intorno a noi.
- Ed ecco il consiglio più prezioso: per essere uno smart-worker efficiente e vincente, nessuno strumento è così fondamentale come il mindset. Questo termine, divenuto ormai di largo uso nel mondo del business, viene tradotto in italiano in modo un po’ generico, con il vocabolo “mentalità”.
Troviamo il nostro digital mindset: la rivoluzione del pensiero
Più specifica, invece, la lingua inglese riferisce questo termine alle scienze umane e in particolare alla psicologia sociale. In definitiva si tratta di un termine derivato dalla psicologia cognitiva che esprime una modalità di pensiero e l’insieme delle convinzioni di una persona.
Si struttura in una parte cognitiva e una d’azione: per questo è fondamentale nell’organizzazione e nella teoria della gestione strategica. I mindset non sono statici e stabili, ma continuamente mutevoli nel tempo, perché sono il frutto di osservazioni ed esperienze sempre nuove.
Senza il mindset adeguato è impossibile pensare ad un’attività lavorativa organizzata in modo compiuto, efficace, vincente e in continua evoluzione. Possiamo avere a disposizione gli strumenti migliori, ma senza l’approccio mentale giusto, il flusso produttivo difficilmente troverà la giusta armonia.
Questo è tutto ma, nel caso in cui vi troviate sul vostro camper in un posto meravigliosamente sperduto e…senza nessuna connettività…gioite di questa evenienza e rilassatevi!
Buon lavoro…smart!