Per un rientro sereno: tornare dalle vacanze in modo equilibrato. Le linee guida per vivere il nostro rientro senza ansia e stress.
Per un rientro sereno. Come sconfiggere l’ansia al ritorno
Le nostre vacanze estive sono ormai un bel ricordo. Abbiamo già provveduto al nostro camper, svuotandolo e aggiustando tutto ciò che andava messo a punto. Lo abbiamo ripulito con cura…e ora? Ora è tempo di riprendere la propria vita di sempre.
Tuttavia, dopo le vacanze estive, ben un italiano su 10 si trova a fare i conti con la cosiddetta “sindrome da rientro”. Un malessere reale che causa una serie di sintomi molto spiacevoli: mal di testa, astenia, sonno, irritabilità.
Sembra, infatti, che i dati della sindrome post rientro siano addirittura in aumento. Ma cerchiamo di analizzare insieme quali sono i sintomi più diffusi.
I sintomi di questo disturbo ormai così generalizzato sono vari e diversi da persona a persona. Tuttavia è possibile riunirli in alcune tipologie di manifestazioni abbastanza comuni e generalmente diffuse.
Manifestazioni di stanchezza, apatia, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno, nervosismo e tristezza. In effetti, nulla che possa essere considerato di entità clinica. Sono i sintomi normali di un cambiamento nella routine, un processo transitorio che di solito non dura più di tre o quattro giorni.
Per un rientro sereno. Il 40% di ciò che facciamo si basa sulle abitudini. Concediti un giorno di tregua
La maggior parte delle cose che facciamo nella nostra vita, fino al 40%, si basa sulle abitudini. Lo affermava già nell’800 lo psicologo William James.
Anche gli psicologi contemporanei ci vengono in aiuto e ci spiegano questo disagio. Durante tutto l’anno seguiamo una routine che a volte ci stanca, forse ci annoia , ma ci permette di entrare in “modalità automatica”. Quando arriva l’estate, alcune persone hanno difficoltà ad adattarsi a nuove abitudini, anche se positive. Poi, quando iniziamo ad abituarci…la vacanza è già finita. In realtà quello che succede è che ci siamo adattati ad una routine e dobbiamo rompere con essa per tornare a quella precedente.
Quando può essere un problema? In alcuni casi estremi possono verificarsi attacchi di ansia, depressione, mal di testa o malessere generale. In genere colpiscono una minoranza di persone e possono durare mesi.
Sarebbe sempre opportuno capire se ci sono altri aspetti dietro questo disagio. Dobbiamo capire se quello che facciamo normalmente è ciò che ci piace veramente e, in caso contrario, stabilire un piano realistico per il cambiamento.
E’ importante tenere conto che queste crisi sono necessarie perché ci svegliano un po’ dalla “modalità automatica”. Devono essere colte come opportunità per generare un cambiamento e usarle per riflettere: “Perché ci metto così tanto tempo per tornare?”. E ancora, “Cosa c’è veramente dietro?”.
Porsi queste domande è fondamentale così come ricercare dentro di noi le risposte. Una volta che ci siamo chiariti sull’origine del nostro malessere dobbiamo cercare di produrre dei cambiamenti.
Per un rientro sereno: suggerimenti per adattarsi alla routine
Un’opzione interessante, secondo Armayones, docente presso la Facoltà di Psicologia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Oberta in Catologna, è quella di “riconnettersi” gradualmente durante gli ultimi giorni delle vacanze. Continuare a godersi la vacanza e cominciare a pianificare un po’ il nostro ritorno alla routine, contribuirebbe ad eliminare l’incertezza e conquistare quel senso di controllo che ci permetterà di vivere meglio la nostra giornata.
Impariamo a procedere lentamente
Bisogna procedere con gradualità.
Passare da zero a cento non serve a niente. Solo concedendoci il tempo di cui abbiamo bisogno per abituarci al cambio di routine, riusciremo a non vedere i nostri giorni futuri e il lavoro che ci attende come un macigno insormontabile.
Valuta la parte positiva
Cogliamo l’aspetto positivo di tornare a lavorare. Avere un atteggiamento positivo aiuta in modo significativo. Tornare al lavoro è una grande opportunità per riconnettersi con i colleghi con cui andiamo d’accordo, pensare a nuovi progetti e sviluppare il nostro lato professionale. Se il nostro atteggiamento è positivo, tornare al lavoro sarà molto più facile.
Crea nuove abitudini sane
Abbiamo concluso la routine estiva. Durante le vacanze abbiamo un po’ esagerato con gli “stravizi”. Siamo stati alzati fino a tardi, abbiamo mangiato in modo un po’ disordinato, e abbiamo guadagnato qualche chilo in più…ci sta, erano le nostre sospirate vacanze.
Una volta rientrati, cogliamo l’occasione per porci delle piccole sfide. Anche senza andare in palestra se non ne abbiamo la possibilità, il segreto è quello di individuare alcune sane abitudini. Ad esempio salire una rampa di scale, prolungare il tratto a piedi per andare a lavorare o per accompagnare a scuola nostro figlio.
Il rientro dalle vacanze è proprio il momento giusto per darci qualche piccola regola.
Pianifica il tempo libero
Un altro aspetto molto importante è quello di non essere troppo severi con noi stessi al rientro. Finiamo le ferie e all’improvviso sembra di entrare in una specie di tunnel in cui non ci sono weekend, ferie o pomeriggi liberi. Per evitare questo estremismo, una buona opzione è quella di pianificare un po’ il nostro tempo libero, in modo da non cadere nel turbine dell’ufficio e delle telefonate, da un giorno all’altro.
Inizia emozionanti progetti di vita
Il ritorno dalle vacanze è un buon momento per programmare qualcosa che ci entusiasmi: dedicarci al volontariato o avviare un’attività culturale, ad esempio.
Ritornare alla routine è più facile se la riempiamo dei bei momenti che le attività culturali, educative e altruistiche possono fornirci!
Approfitta delle routine
La routine è un concatenamento di abitudini e le abitudini non sono altro che comportamenti che a forza di ripeterli finiamo per automatizzare senza neanche rendercene conto.
Ma per stabilire queste abitudini, dobbiamo esercitarci e trovare spazio per loro nella nostra vita quotidiana. Se le nuove routine che possiamo stabilire quando torniamo dalle vacanze sono positive, potremmo anche finire per essere contenti che la vacanza sia finita. Dipende da noi!
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