Dpcm del 25 ottobre. Non smettiamo di scaldare i motori. Mai come ora c’è bisogno di continuare a svagarci con il nostro camper, in sicurezza e mai fermi!
Dpcm del 25 ottobre. Non smettiamo di scaldare i motori.
Il Dpcm, approvato lo scorso 25 ottobre, stabilisce le nuove regole in vigore dal 26 ottobre fino al 24 novembre. Una nuova stretta su piscine, palestre, ristoranti e bar che sta facendo molto discutere in queste ore. Non solo nei salotti televisivi dove più volte al giorno si fronteggiano squadre di politici, medici, virologi, spesso in opposizione tra di loro, ma anche e soprattutto nelle piazze di tutta Italia.
La situazione, ancora una volta, non è facile. L’abbiamo già passata la scorsa primavera e ora, senza dubbio siamo più informati e meno inermi nei confronti dell’ormai tristemente noto Covid-19.
Ci siamo presi due giorni per riflettere sui nuovi interventi che coinvolgono e sconvolgono ancora una volta i settori citati e tanti altri: cinema, teatro, tutto il settore delle sagre. E poi la scuola…insomma anche tutto il comparto che ha a che fare molto da vicino con la cultura e lo svago.
Per quanto riguarda lo sport, ci teniamo a fare questa piccola considerazione. Nella scuola italiana l’attività motoria rientra tra le materie curricolari come parte integrante del nostro patrimonio culturale, nonché del protocollo consigliato, a partire dai piccoli, per scongiurare patologie ormai endemiche. Ecco, non tutte le palestre o le piscine potranno riaprire dopo questa seconda stangata. Come molte delle attività legate alla ristorazione o agli eventi culturali. Lasciamo a voi le considerazioni sulle conseguenze imminenti.
Il Dpcm del 25 ottobre. Cultura e svago: attività “essenziali”
Sì, abbiamo riflettuto e ci siamo confrontati per arrivare ad una conclusione: là dove tutto si svolga all’insegna della sicurezza e di comportamenti responsabili nei confronti nella nostra salute, di quella dei nostri cari e di tutti quelli che per un motivo o per l’altro avviciniamo, quell’attività va portata avanti.
Dove non ci siano chiusure, nel più responsabile e rigoroso rispetto della legge, dobbiamo e possiamo continuare a viaggiare, a riempirci occhi ed orecchie di cultura, di natura, di cose belle, buone e interessanti.
Riteniamo che queste siano esigenze “essenziali“, per usare una terminologia nota e forse un po’ abusata. Diremmo “fondamentali” per essere ancora più chiari. Non vogliamo ora discutere di quanto sia importante continuare a lavorare per tutti coloro che operano in questi settori temporaneamente “interrotti”. E nemmeno “aprire il sipario“ su cosa si possa considerare essenziale o meno.
Ci sta a cuore, tuttavia, evidenziare che per tutti noi che, con le nostre famiglie, stiamo rivivendo un momento complicato, la libertà di poterci svagare, sentirci arricchiti da un libro se non dal cinema, o da una gita di qualche giorno fuori porta, è una libertà a cui, al momento, possiamo non rinunciare. Anzi non dovremmo, perché tutto ciò e molto altro ha a che fare non solo con la libertà, che è un concetto un po’ vago, ma anche e soprattutto con l’essere umani.
“Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza“. Siamo nel XXVI canto dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, dove Ulisse incita così i suoi uomini, la sua “compagna picciola“, a procedere nonostante la tempesta e a giungere alla meta: la conoscenza, appunto. L’incontro con luoghi, popoli, culture diverse, fino ad incontrare più profondamente se stessi. Siamo nel lontano ‘300 e il sommo poeta, esiliato e privato della sua libertà, aveva bene in mente che la conoscenza è ciò che differenzia l’uomo dalle bestie.
Non smettiamo di scaldare i motori: ogni incontro è un’esperienza culturale
Abbiamo capito che dobbiamo metterci la mascherina, rispettare il distanziamento, ci dobbiamo lavare spesso le mani, starnutire nel gomito. Sappiamo che non possiamo andare fuori a cena, né in palestra, niente piscina né cinema e teatro…e i nostri figli alle superiori, si appresteranno ancora una volta ad affrontare la didattica dal suono sinistro, DAD.
Bene, sappiamo che le regole si rispettano in modo rigoroso e responsabile e che dobbiamo aiutare i nostri figli a fare altrettanto. Ma quando ci coglierà un po’ di sgomento (e ci coglierà), quando ci sembrerà di esserci impoveriti (non solo economicamente), cosa ci resterà?
Ci restano gli incontri. Incontro è una persona, un luogo, un cibo, noi stessi. Incontrare significa entrare nella sfera di qualcosa che è altro da noi o nascosto dentro di noi, e conoscerlo superficialmente o profondamente.
L’incontro è alla base della relazione, della conoscenza, dell’apprendimento, della cultura, dell’arte, della gastronomia (che è arte), della passione, dell’amore, della gioia. E’ un crescendo che può anche solo fermarsi alla prima tappa della conoscenza superficiale, ma può anche arrivare a quella sublime della gioia.
La conoscenza, dunque, parte da un incontro ed è sempre un’esperienza culturale.
Il nostro camper: veicolo di cultura
Sì, il camper può essere la nostra arca salvifica. Come Noè salvò le specie animali proteggendole dal diluvio universale sulla sua arca, il nostro camper può preservare l’incontro con la cultura dall’estinzione imminente. Come? Semplicemente accendendo i motori, scaldandoli e partendo. Un giorno, due, tre? Non importa, l’importante è credere che non esistano momenti in cui non sia opportuno farlo, naturalmente sempre nel rispetto delle disposizioni. 🙂
Anzi, proprio in un momento come questo, partire ci consentirà di incontrare un luogo nuovo o diverso, persone sconosciute da conoscere, delizie culinarie locali, monumenti che parlano, e una natura che esibisce il suo abito più bello, quello autunnale.
I tuoi incontri, la tua ricchezza
Durante la tua gita ti sentirai più leggero, avrai distolto la tua famiglia, i tuoi ragazzi dai pensieri e dalle attività ricorrenti, avrai pranzato con consapevolezza, gustando prelibati cibi preparati per te in qualche locanda. Avrai respirato profondamente, aria fresca, arte e cultura.
Al rientro, no, non si saranno dileguati tutti i tuoi pensieri, ma senz’altro sarai più forte perché più ricco. Perché la cultura, come il sogno e la gioia, sono essenziali per qualsiasi essere umano.
Non smettere di incontrare la cultura🙂