Accesso posteriore nel camper…impossibile? In passato era una realtà molto diffusa nel Regno Unito per esigenze pratiche e di sicurezza. Seguiamone la storia.
Dall’accesso posteriore a quello laterale: la porta del camper
Oggi tutti noi, in Europa, siamo abituati ad aspettarci la porta del camper sulla fiancata. Questa scelta si è affermata nel tempo per questioni pratiche, ad esempio, l’uso completo del tendalino, la possibilità di montare una veranda e di installare un portabici. I costruttori, inoltre, preferendo questa soluzione, si sono assicurati la prospettiva di un “garage”, un vano molto richiesto dai camperisti negli ultimi decenni.
Ma è sempre stato così?
Guida a destra o guida a sinistra? Accesso posteriore per una maggior sicurezza e flessibilità costruttiva
Non tutti sanno che c’è stato un tempo in cui i fianchi di molti camper erano uniformi ed interrotti solo dalle finestre perché molte case costruttrici preferivano, all’accesso laterale, un accesso posteriore.
Facciamo un salto nel Regno Unito degli anni ’60. In quegli anni, soprattutto tra i mansardati, era diffuso l’accesso posteriore alla cellula.
Questa scelta, in Gran Bretagna, segue un’esigenza ben precisa: come sappiamo nel Regno Unito vige la guida a destra e, partendo proprio da questo presupposto, i costruttori inglesi pensarono di collocare la porta nella zona posteriore, per evitare che i passeggeri scendessero o salissero dalla parte opposta al marciapiedi.
Questa scelta, inoltre, portava alla riduzione dell’angolo cieco posteriore destro con un conseguente miglioramento della visibilità.
Questi due aspetti, accesso e visibilità, si rivelarono particolarmente utili per favorire la sicurezza, sia per l’uscita e l’ingresso dal mezzo, che per la guida.
Infine, la progettazione di una porta posteriore interessava in particolare i costruttori ai quali avrebbe consentito di assemblare con più facilità le strutture indifferentemente su telai britannici o europei.
Per una migliore distribuzione dello spazio
Esisteva un motivo in più per preferire l’accesso posteriore.
Il fatto di avere tutta la fiancata destra libera, infatti, permetteva una distribuzione degli spazi molto più funzionale: in particolare la cucina era molto ampia e il vano toilette molto razionale rispetto agli ingombri esterni. Insomma la vita all’interno del camper ci guadagnava.
La diffusione in Europa del modello inglese, poi il canto del cigno….
Anche le italiane CI, Rimor, Arca, cominciarono a produrre mezzi con questa tipologia di accesso e, contemporaneamente in Europa, Pioneer (no…non quella delle radio :)), su disegno dell’architetto Galassetti, e Knaus (non a caso con meccaniche contenute come il Fiat Scudo), proseguì con linee di questo tipo per tutti gli anni ’70.
Poi la produzione fu terminata e, attualmente, rimane solo qualche mezzo specialistico di produzione tedesca.
Un unico mezzo, pratico e utile, per tutti i giorni e per le vacanze. Una pop survay molto british!
Nonostante l’abbandono da parte dell’Europa, la porta posteriore resiste in contro tendenza nel Regno Unito, dove diviene quasi un simbolo pop. L’accesso posteriore è rimasto molto diffuso, soprattutto sui mezzi più compatti e di piccole dimensioni.
Piccoli mezzi ricreazionali di questa tipologia sono molto diffusi, paradossalmente, o tra i giovani o tra i pensionati. Perché? Il motivo è da ricercare nel fatto che gli uni e gli altri spesso usano questi mezzi, spesso anche più economici, sia come camper che come automobili.
Un solo mezzo, dunque, che risulta, molto utile e pratico per la vita di tutti i giorni, magari anche, perché no, per andare a fare la spesa al centro commerciale.
Attualmente tra i principali costruttori di camper con accesso posteriore si attesta l’americana Born free, che produce mezzi di grandi dimensioni e molto particolari ai quali dedicheremo un articolo specifico.
In ogni caso, che l’accesso sia posteriore o che sia sul fianco, Campersereno vi è…. accanto.😊