L’ “infortunio”, così come riportato nel Glossario delle Condizioni Generali di Polizza, è per definizione un evento dovuto a causa fortuita, violenta ed esterna che produce lesioni fisiche obiettivamente constatabili che hanno come conseguenza la morte, un’invalidità permanente o un’inabilità temporanea.
Ciò significa che per le Compagnie assicurative è considerato infortunio – e pertanto risarcibile a termini di polizza – la puntura di un’ape ma non l’incidente automobilistico causato dall’assicurato alla guida in stato di ebbrezza. E’ infortunio il colpo di sole, ma non l’occhio nero rimediato in una rissa da bar.
Per consentire quindi l’apertura del sinistro e l’eventuale liquidazione, l’evento deve essere quindi non prevedibile, immediato e dovuto a una causa esterna al nostro organismo (diverso quindi dall’insorgere di una malattia).
Tornando ai nostri esempi, risulta quindi chiaro che una puntura di un insetto è un avvenimento fortuito, violento e dovuto a causa esterna che provoca lesioni fisiche. Al contrario le conseguenze subite in un incidente d’auto guidata da un conducente in stato di ebbrezza non rientrano nella categoria infortuni perché prevedibili.
Solitamente le Compagnie considerano infortunio anche l’asfissia, l’avvelenamento, l’annegamento, il congelamento, i colpi di sole o di calore, le lesioni determinate da sforzi, gli infortuni subiti in stato di malore o di incoscienza o gli infortuni subiti in occasioni di tumulti popolari e atti di terrorismo ma, come sempre, si dovrà leggere con attenzione cosa prevedono le condizioni generali di assicurazioni (ricordatevi di leggere sempre l’articolo delle “Esclusioni”).
Ovviamente c’è anche differenza se l’infortunio avviene durante l’attività lavorativa oppure nel proprio tempo libero ed in effetti ciascuno di noi può stipulare una copertura assicurativa per tutelarsi da eventuali infortuni che possano occorrere soltanto durante la guida (Infortuni del Conducente), oppure soltanto nel tempo libero (Infortuni Extra-Professionale) oppure 24 h su 24 h (copertura sia Professionale che Extraprofessionale).
In questa sede desideriamo mettervi a conoscenza delle coperture (o scoperture?) dell’Inail (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro).
Diciamo subito che, secondo quanto riportato sull’osservatorio statistico dell’ Inail, sono state oltre 635.000 le denunce di infortunio registrate nel 2017, di cui ben 497.000€ nel settore “Industria e Servizi” (e di questi 81.725 causati mentre il lavoratore si trovava “in itinere”).
Ricordiamo che in Italia esistono soggetti con obbligo di iscrizione Inail (es: dipendenti, artigiani, ecc.) e che tale statistica non riporta la situazione dei non obbligati – come ad esempio moltissimi commercianti ed altre categorie professionali – la cui situazione – dal punto di vista della scopertura assicurativa – è ancor più drammatica.
Ebbene – e questo vale per tutti – se, a seguito di un infortunio sul lavoro, l’eventuale invalidità permanente accertata dal medico legale va dallo 0,1% al 5,9999% l’INAIL non risarcisce nulla.
Nel caso in cui l’ infortunio abbia invece creato postumi invalidanti compresi tra il 6 e il 15,999% si percepisce soltanto un capitale UNA TANTUM il cui valore – determinato da diverse variabili, quali ad esempio l’età, la provincia di residenza, ecc. – varia da un minimo di 2.300€ fino ad un massimo di 23.000€.
Infine, quando l’invalidità permanente supera il 16% si percepisce una rendita annuale costituita dalla sommatoria per Danno biologico e Danno patrimoniale.
Considerando il caso estremo di un commerciante quarantenne che, a seguito di un infortunio, ha subito un’ invalidità permanente pari al 100% (tetraplegico irreversibile), con reddito lordo dichiarato ante infortunio pari a 40.000€ ed un’anzianità di iscrizione Inail di 10 anni, – considerando che l’Inail si basa sul reddito convenzionale (per i commercianti pari a 13.300€) – avremmo una rendita annuale di circa 29.000€ neppure sufficiente a pagare le spese infermieristiche necessarie all’ assistenza che per tale ipotesi si rende necessaria.
Ecco quindi che, in virtù di queste cifre, è bene considerare la propria situazione lavorativa e familiare, così da poter personalizzare la migliore copertura assicurativa, costruita appunto sulla base delle proprie specifiche necessità ed in grado di per poter far fronte alle conseguenza economiche di un malaugurato infortunio.
Questo articolo è stato scritto da Davide Del Ninno, titolare di Campersereno e Assireno, le agenzie della Natali e Del Ninno Servizi Assicurativi. Davide è anche Assicur-attore di lunga fama!