Per i camperisti che amano esplorare il mondo con lo scooter, la sicurezza è fondamentale. Ti proponiamo l’articolo di ARAG, per evidenziare l’importanza dell’omologazione del casco. Esaminiamo cosa significa questa certificazione, le implicazioni legali e pratiche, e le garanzie per una maggiore protezione in caso di incidente. Scopri come viaggiare in sicurezza con un casco omologato e perché è essenziale per la tua tranquillità.

casco scooter

Come camperisti, molti di noi non si limitano a esplorare il mondo con il camper, ma portano con sé anche uno scooter per scoprire luoghi inaccessibili ai veicoli più grandi o per entrare nelle città in modo più agevole.

Che si tratti di esplorare piccoli paesi o percorrere strade panoramiche, la sicurezza alla guida dello scooter è essenziale, e il casco omologato gioca un ruolo cruciale in questo.

Nell’articolo che ti proponiamo, ARAG spiega l’importanza dell’omologazione del casco. Scopri cosa significa realmente questa certificazione, quali sono le implicazioni legali e pratiche, e perché è fondamentale per la tua sicurezza e tranquillità.

Continua a leggere per approfondire questi aspetti e per capire come l’omologazione del casco possa fare la differenza in caso di incidente. Proteggiti al meglio durante le tue avventure su due ruote!

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Sicurezza alla guida della moto: l’importanza dell’omologazione del casco

Quando si tratta di sicurezza in moto, per viaggiare protetti è necessario indossare il casco, l’unico DPI (dispositivo di protezione individuale) obbligatorio per legge.

Quando lo si acquista o sostituisce, bisogna sempre verificare che si tratti di un dispositivo di sicurezza omologato e dotato di relativa etichetta.

Ma cosa significa esattamente l’omologazione del casco e perché è così importante?
Scopriamo insieme le implicazioni legali e pratiche di questo tema.

Cos’è l’omologazione casco moto e come funziona

L’omologazione del casco è un processo di verifica della conformità agli standard di sicurezza previsti dalla legge, in particolare quelli dell’Unione Europea, che valgono in tutti gli stati membri.
Questa certificazione viene rilasciata dal Ministero dei Trasporti dopo una serie di test che valutano le capacità di assorbire gli urti e proteggere in caso di incidenti.

Implicazioni legali

Utilizzare un casco non omologato è non solo illegale, ma comporta anche una sanzione pecuniaria tra gli 83 e i 333 euro e il fermo amministrativo del mezzo da 30 a 60 giorni, come indicato all’articolo 171 del Nuovo Codice della Strada.

Viaggiare con un casco non omologato è poi rischioso a livello assicurativo perché, nell’ipotesi di un incidente, il motociclista potrebbe vedersi negare del tutto o in parte il risarcimento, se la compagnia di assicurazione dovesse accertare che lo stato del casco ha influito sul danno.

Anche chi importa, produce o commercializza caschi non omologati è soggetto a una sanzione amministrativa da 868 a 3.471 euro.

Etichetta di omologazione e significato

Nella maggioranza dei casi l’etichetta di omologazione si trova all’interno di una delle cinghie per allacciare il casco. Di colore bianco, contiene informazioni cruciali come la validità dell’omologazione in tutta l’Unione Europea, indicata da un cerchio che contiene la lettera E seguita da un numero, cifra che identifica il paese emittente (ad esempio, “E3” per l’Italia).

Questa etichetta fornisce anche dettagli sulla versione di omologazione e l’anno di produzione, il numero di omologazione, la tipologia di casco, che può essere più o meno sicura in relazione anche alla presenza di mentoniera – le varianti possibili sono: /NP: casco Non Protettivo; /J: casco Jet o Demi Jet, senza mentoniera; /P: casco protettivo integrale o modulare con mentoniera da usare sempre chiusa; /P-J: casco modulare/crossover, con mentoniera protettiva utilizzabile sia aperta sia chiusa – e il numero di matricola.

Omologazione casco ECE 22-06: novità e cambiamenti dal 2002 al 2021

Dal 2002 al 2020 la normativa di riferimento per l’omologazione nell’Unione Europea è stata la ECE/ONU 22-05. Dal primo gennaio 2021 è entrata in vigore l’ultima versione dell’omologazione, la ECE 22-06, attualmente in uso, che ha introdotto nuovi standard di sicurezza per i caschi. Questi includono test più accurati sugli urti e stabiliscono requisiti specifici per accessori come interfono e action cam, garantendo una maggiore protezione per i motociclisti.

L’aggiornamento dell’omologazione ha comportato delle variazioni nei test di sicurezza a cui vengono sottoposti i caschi.
Lo standard della ECE 22-05 prevedeva 5 punti di impatto per la valutazione di conformità del casco, ossia: la fronte, il retro, la sommità, il mento, la tempia.
Lo standard più recente, invece, ha aumentato i punti di impatto fino a un totale 12. Inoltre, l’ultima normativa prevede dei test specifici a velocità di collisione diverse, per incrementare la sicurezza anche per gli urti di minor intensità; a questi aggiornamenti si è aggiunto anche un nuovo test di accelerazione per misurare in modo preciso i danni da impatto contro una sporgenza laterale.

Con l’omologazione vigente si è fatto quindi un salto in avanti in materia di sicurezza, rispetto ad uno standard ormai vecchio di quasi vent’anni. Una maggior accuratezza nei test garantisce che il casco possa essere in grado di proteggere adeguatamente in caso di incidente, assorbendo l’urto e riducendo il rischio di lesioni.

Attenzione a cosa si può montare sul casco senza perdere l’omologazione!

Per gli accessori che riguardano il casco bisogna fare molta attenzione, dato che vanno ad impattare sulla forma del dispositivo e sulla capacità di proteggere dagli urti.
Tutto ok se sono già integrati all’origine, ma per i prodotti aftermarket (interfoni, action cam, head-up display) l’omologazione ECE 22.06 prevede che tali accessori debbano essere previsti nel certificato di omologazione del casco, perché già sottoposti a un test comune (casco + accessorio); l’uso di accessori non previsti fa perdere l’omologazione.

Impatto sulla vita dei motociclisti

Non è obbligatorio sostituire i caschi conformi alla normativa precedente, purché siano in buone condizioni e non abbiano più di cinque anni.

I produttori hanno avuto tempo fino al 2023 per adeguarsi alla normativa ECE 22-06, quindi la vendita dei caschi non conformi è stata interrotta da gennaio 2024.

In conclusione, l’omologazione del casco non è solo una questione di legge, ma di sicurezza personale. Assicurarsi di indossare un casco conforme alle normative vigenti permette di dotarsi di una protezione più efficace in caso di incidente, riducendo il rischio di lesioni gravi. La normativa ECE 22-06 rappresenta un passo avanti significativo nella sicurezza stradale per i motociclisti.

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