Assocamp, qualcosa si muove: a tre settimane dal nostro ultimo articolo sul blocco Euro 4, già si intravvede uno spiraglio che potrebbe modificare la normativa.
Assocamp. Blocco dei mezzi Euro 4: normativa in divenire
Torniamo sulla complessa situazione dei blocchi dei mezzi Euro 4. Ci stanno a cuore i nostri camper meno giovani che, in questi giorni, sono stati oggetto di accese discussioni. Infatti, nel nostro ultimo articolo vi avevamo messo in guardia sulla complessità della normativa vigente, sia per le sue peculiarità locali, sia per il suo carattere, diciamo così, in divenire.
Come avevamo previsto, a distanza di tre settimane dal nostro articolo, siamo pronti per un nuovo aggiornamento. Da più parti, della nutrita community dei camperisti, si chiede che anche i loro mezzi meno giovani possano continuare a circolare. Non solo, è l’Assocamp stessa, l’ Associazione nazionale che rappresenta gli operatori del mondo autocaravan, a lanciare l’allarme e a rivendicare la libertà di circolazione.
Assocamp: autocaravan un settore fondamentale in Italia
Quello degli autocaravan è davvero un mondo, non solo un settore, di cui l’Italia rappresenta uno dei più grandi produttori. Dei 250.000 camper che circolano nella nostra penisola, una buona percentuale non è più molto giovane, quindi, sottoposta ai blocchi imposti, in vigore dal 10 gennaio scorso. Da questa data, infatti, i blocchi che fino a quel momento avevano limitato la circolazione dei mezzi fino agli euro 3, riguardano anche gli Euro 4 (in particolare i veicoli immatricolati dal 1° gennaio 2006 al 1° settembre 2009).
Assocamp ritiene che queste limitazioni siano “fortemente penalizzanti per i possessori di autocaravan”, che utilizzano il veicolo per turismo e per periodi molto limitati nell’anno. Rivolge, dunque, al Presidente del Consiglio dei Ministri la richiesta che siano previste delle deroghe specifiche che consentano la circolazione di questi veicoli.
Veicoli che – afferma sempre Assocamp –“circolano meno di tutti gli altri mezzi, sono veicoli da turismo utilizzati dalle famiglie e portano benefici economici al territorio nazionale, frequentano esclusivamente aree di sosta attrezzate e campeggi, e non generano assembramenti.”
L’Associazione nazionale che rappresenta gli operatori del mondo autocaravan ritiene che la normativa che blocca questo tipo di veicoli rappresenti un inevitabile e incalcolabile danno.Enon solo al settore camperistico, ma anche a tutto l’indotto connesso. Inoltre, sempre Assocamp raccoglie la preoccupazione di chi, alla guida dei camper più attempati, teme per il futuro del proprio mezzo e della sua circolazione.
L’Italia si tinge di giallo, ma…
Sembra che la situazione stia migliorando, e che sia prossima la possibilità di riprendere a viaggiare. Tuttavia, proprio ora, Assocamp si considera preoccupata per tutte le famiglie di camperisti che rischiano di non potersi più spostare liberamente. Le limitazioni imposte anche ai veicoli Euro 4, rischiano di bloccare i mezzi più attempati, proprio nel momento in cui le regioni si tingono di giallo.
Regione gialla significa libera circolazione all’interno della regione di appartenenza (salvo giustificate motivazioni). Ma se poi ci sono i blocchi fino agli Euro 4?
Assocamp lancia l’allarme: a rischio tutto l’indotto che ruota intorno ai camper
La richiesta di Assocamp parte da un’analisi completa a 360°. Il problema dei blocchi, infatti, coinvolge anche tutti i turisti itinerari sul territorio nazionale. Questo nutrita categoria comprende anche gli stranieri che creano un indotto economico stimato in circa 2,6 miliardi di euro l’anno.
I camperisti, che siano alla guida di mezzi nuovi o meno, nutrono tutto l’indotto che ruota intorno al turismo. Solo per fare un esempio, tutti quei comuni che accolgono favorevolmente i camperisti, vedono aumentare gli introiti dei ristoranti ( pensiamo anche all’asporto), delle librerie, dei musei (quando saranno ancora fruibili), e di tutto ciò che è presente all’interno del territorio.
Insomma, stiamo parlando di settori che hanno sofferto particolarmente. Non pare certo opportuno affossarlo ulteriormente…
Anche per questo l’Associazione nazionale degli operatori dei veicoli ricreazionali e articoli da campeggio (Assocamp), rivendica da sempre il diritto di circolazione per Autocaravan (camper) e caravan. In particolare Assocamp con l’appoggio di Confedercampeggio, Acitalia, Promocamp, Unione Club Amici, il 22 gennaio scorso, ha inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri la richiesta affinché, in deroga rispetto ai limiti di circolazione imposti dai Dpcm emanati a seguito della pandemia in corso, caravan e autocaravan, “siano liberi di circolare e di raggiungere campeggi e aree di sosta su prenotazione”.
Blocco dei camper: Caravan e autocaravan, veicoli sostenibili
La preoccupazione di Assocamp, espressa dal suo stesso presidente, Ester Bordino, si basa dunque su importanti questioni emerse da un’analisi della situazione anche sotto un più ampio profilo economico.
Oltre alle suddette ragioni economiche, la richiesta si sofferma anche su motivazioni più propriamente ecosostenibili, deducibili da un’analisi molto approfondita. Assocamp, infatti, sottolinea che un camper percorre mediamente pochi chilometri all’anno e per questo motivo può vivere più a lungo di un’autovettura o di un veicolo commerciale. Ne consegue che le emissioni di CO2 saranno minori rispetto ad altri mezzi a maggiore percorrenza annua.
Ancora Assocamp insiste sul fatto che camper e caravan consentono di soggiornare sul territorio utilizzando per la sosta strutture essenziali come le aree di sosta o ecosostenibili come i campeggi. A riprova dell’ecosostenibilità della vacanza en plein air, un recente studio condotto dall’Istituto tedesco Heidelberg per l’Energia e la Ricerca Ambientale (Ifeu), per il quale questa formula turistica si traduce in emissioni di CO2 decisamente inferiori rispetto ad altre modalità più tradizionali.
D’altra parte un autorevole studio di alcuni anni fa, condotto in Italia dal professor Paolo Fiamma, responsabile scientifico del Dipartimento Destec dell’università di Pisa, aveva già dimostrato che la vacanza in camper permette una riduzione di CO2 fino al 65% rispetto alla formula tradizionale auto più albergo.
Assocamp: motivazioni strutturate e pertinenti
Assocamp, poi, ribadisce un assunto più volte affermato, ma rimasto inascoltato. Cioè che: “Le autocaravan e le caravan vanno considerate alla stessa stregua delle seconde case perché permettono alle famiglie un’evasione dallo stress da confinamento senza per questo pregiudicarne la sicurezza propria e degli altri.”
Ancora: “I mezzi ricreazionali, utilizzati da persone dello stesso nucleo familiare, non hanno necessità di frequentare bagni pubblici in quanto sono dotati di servizi igienici”. Si può concludere che, sotto il profilo sanitario, i mezzi ricreazionali adempiono perfettamente allo scopo fondamentale di questo difficile momento. Cioè: mantenere il distanziamento sociale e non generare assembramenti in quanto “vengono usati in ambito prettamente familiare”.
Il momento storico non è semplice, quello politico nemmeno. Nelle ultime settimane le dinamiche si sono fatte ancora più complesse e tutto è in divenire. I nostri politici in questo momento sono senz’altro distratti da altre “priorità” che influenzeranno il futuro del nostro paese. Tuttavia, speriamo davvero insieme a voi tutti, che la strutturata e pertinente richiesta di Assocamp venga presa in considerazione. E chissà che, finalmente, qualcosa non cambi per il futuro dei nostri camper e delle nostre famiglie.😉