Un libro per viaggiare. Per la nostra rubrica sulle letture in viaggio e da viaggio ti proponiamo un libro davvero speciale. Attraverso le immagini scattate da uno dei più grandi fotografi mondiali, incontrerai davvero gli altri e te stesso.
Un libro per viaggiare: perché non farsi mancare un libro come questo
“Dalla mia Terra alla Terra”, un libro che non può mancare nella tua libreria o in quella del tuo camper…sì perché questa è la lettura ideale da regalarsi durante un viaggio, magari proprio durante la tua prossima vacanza.
Sebastião Salgado, lo conosciamo tutti. Non solo i fotografi professionisti o dilettanti, ma anche chiunque ami i viaggi (e la vita) conosce o ha sentito parlare di questo straordinario fotografo e profondo scrittore.
Le sue immagini hanno fatto il giro del mondo e sono di tutto il mondo. Quel mondo che Salgado ritrae con una sorprendente capacità di immedesimarsi in tutto ciò che decide di fotografare: esseri umani, oggetti, paesaggi, luoghi. Di ciascuno scopre l’anima senza “derubare” nessuno. Il suo rispetto per tutto ciò che incontra, è la sua vera poetica.
Tutte le volte che ti ritrovi ad ammirare una sua foto, non incontri solo l'”altro”, ma anche e soprattutto te stesso. Diventi tutt’uno con la dignità umana, e il significato di essere donna, uomo o bambino.
Un libro per viaggiare: come nasce “Dalla mia Terra alla Terra”
Come ricorda Isabelle Franq, attraverso le immagini del pluripremiato fotografo, comprenderai subito il suo amore autentico e profondo per tutto ciò che fotografa, in particolare per le persone e le terre che le ospitano. E non c’è dubbio, perché altrimenti non si comprenderebbe come, leggendo un suo libro e osservando le sue foto, si senta da subito un legame fortissimo con i soggetti delle immagini.
Insieme alla moglie Lelia, Salgado ha lavorato tanto e in modo appassionato. Ciascuno con il proprio ruolo, sono giunti alla realizzazione del loro più grande progetto: Instituto Terra. Si tratta di un progetto ambientale con l’ambizioso obiettivo, non solo di salvaguardare la foresta della fascia atlantica brasiliana, ma anche di ripristinarla.
Ma come nasce il libro “Dalla mia Terra alla Terra”? Dal desiderio di una giornalista, appunto, Isabelle Franq, di raccogliere e “condividere con i lettori la sua (di Sebastião Salgado) maestria di narratore”.
Un libro per viaggiare. Salgado narratore e fotografo: la potenza dell’immagine raccontata
“Dalla mia Terra alla Terra” è dunque il primo libro che raccoglie le riflessioni, rilasciate a Isabelle Franq, scritte in prima persona da Sebastião Salgado. Si tratta di una lunga narrazione profondamente motivata dalla sensibilità ecologica del fotografo brasiliano. In questo racconto descrive come lui e la moglie Leila siano giunti alla realizzazione dell’Instituto Terra in Brasile, e il loro cammino verso l’ambizioso progetto di ridare piena vita alla foresta amazzonica. Il percorso di una coppia che, testimone del nostro tempo, sente irrinunciabile l’esigenza di dare il suo contributo.
Attraverso il racconto e le foto che lo hanno reso protagonista della fotografia a livello internazionale, Salgado riuscirà davvero a conquistarti con la sua prosa coinvolgente perché autentica ed “avventurosa”. Impegnato in terre lontane di una bellezza disarmante, ma anche luogo di profonde ingiustizie.
Un libro per viaggiare: per tutti noi, e non solo, che adoriamo la fotografia
“Chi non ama aspettare, non può diventare fotografo.” Così comincia il racconto di Salgado, partendo dal suo arrivo nel 2004 sull’isola Isabella, alle Galapagos. Non riusciva a fotografare un’enorme tartaruga che seppur lenta era in continuo movimento perché spaventata dalla presenza un po’ impaziente del fotografo.
E’ stato proprio in quel momento che ha capito che “il solo modo di riuscire a fotografare quella tartaruga era di fare la sua conoscenza, sintonizzarmi sulla sua lunghezza d’onda. Allora ho cominciato a imitare il suo comportamento: mi sono accovacciato e ho camminato alla sua stessa altezza, con mani e ginocchia per terra. Da quel momento, la tartaruga non è più fuggita”.
In queste parole che danno l’esordio al libro, c’è un po’ tutta la ricetta della sua “poetica fotografica”. Un grande rispetto e il riconoscimento della dignità di ogni essere animato o inanimato.
“Adoro la fotografia, adoro fotografare, tenere in mano la fotocamera, giocare con le inquadrature e con la luce”… e questo ci sta in un fotografo. Ma poi aggiunge, e qui può fare la differenza: “Adoro vivere con la gente, osservare le comunità e ora anche gli animali, gli alberi, le pietre. E’ un’esigenza che viene dal profondo di me stesso. E’ il desiderio di fotografare che mi spinge di continuo a ripartire. Ad andare a vedere altrove. A realizzare sempre e comunque nuove immagini”.
Dall’arte estetica alla fotografia: il difficile ruolo di essere non solo racconto, ma anche denuncia
E così da arte estetica, da “caccia”, la fotografia diviene racconto, amore, passione che non può mai essere scevra dal rispetto. Di più, con Salgado, la fotografia diviene denuncia delle tante ingiustizie che non risparmiano luoghi, animali e cose di tutta la terra.
Scrive ancora il fotografo: “E’ strano il modo in cui siamo arrivati a occuparci di ambiente. A volte mi chiedo per qualche caso fortuito e mi rispondo che è stato il momento che vivevamo. […] Per Leila come per me, sarà sempre fondamentale condurre una vita che sia sempre partecipe della propria epoca. Sarà sempre fondamentale restare attivi. Se ci chiediamo come siamo arrivati fino a qui, guardando indietro ci rendiamo conto che è stata semplicemente la nostra vita a condurci dove siamo.”
Non c’è molto da aggiungere alle parole dell’autore narratore e fotografo. In questi tempi in cui l’emergenza ambientale è conclamata, l’impegno ecologico di Salgado che ne ha fatto il caposaldo della sua vita e della sua arte, è un vero esempio visivo per sensibilizzare ognuno di noi.
La terra su cui viaggiamo, tutta, nella sua bellezza e nelle sue ingiustizie, è un patrimonio che non si può non accogliere nelle nostre mani… e nelle nostre foto…con molta cura.
Campersereno ti invita a viaggiare sempre nel rispetto dell’ambiente. Che tu sia a piedi, in aereo, in auto o in camper ricordati di muoverti con lo stesso rispetto che avresti quando sei ospite di un caro amico.😉